Documenti storici

Pagine tratte da Historiae Naturalis di Plinio Il Vecchio
In questo documento si nomina l’uva Irtiola come vitigno tipico del bevanate, identificabile, forse, con l’uva Sagrantino.
Traduzione dal latino nel volgare di alcune Bolle Pontificie dell’anno 1692
In questo documento sono riportate alcune norme che regolano l’attività nei vigneti nella terra di Montefalco
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La coltivazione della vite e la produzione del vino a Montefalco attraverso i secoli
In questo prezioso studio lo storico Silvestro Nessi ripercorre la misteriosa storia del Sagrantino. 
Da www.montefalcodoc.it
Mostra regionale di vini e olii – Montefalco 1925

Si tratta di un documento di grande importanza per comprendere le dinamiche che hanno da sempre attraversato Montefalco come “centro enologico più importante dell’Umbria”, un centro conscio delle sue grandi ricchezze ma anche delle difficoltà da superare e della parziale arretratezza  che interessava ancora l’agricoltura negli anni successivi al primo conflitto mondiale.

Il primo riconoscimento ufficiale del Sagrantino:
l’Esposizione Umbra di Perugia del 1899

La realtà di Montefalco come centro enologico di rilievo, custode attento e al contempo generoso dispensatore del gioiello che nasce nelle sue vigne, è ormai un fatto assodato; ma il cammino fatto è stato indubbiamente lungo e sicuramente più impervio delle dolci colline che da secoli custodiscono il tesoro enologico della nostra Regione.